IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
  Visto   che   il   consiglio  comunale  di  Modugno,  eletto  nelle
consultazioni amministrative del 29 ottobre 1989, presenta  forme  di
condizionamento di tipo mafioso evidenziate nella relazione inoltrata
dal prefetto di Bari in data 13 marzo 1993;
  Constatato  che le pressanti forme di intimidazione, estrinsecatesi
anche con la violenza, compromettono la libera  volonta'  dell'organo
elettivo,  determinano  la deviazione dell'amministrazione locale dai
criteri di legalita' e deteriorano,  conseguentemente,  sia  il  buon
andamento  dell'amministrazione  comunale  di Modugno sia il regolare
funzionamento dei servizi alla medesima affidati;
  Constatato  che  la  permeabilita'  dell'ente  ai   condizionamenti
esterni  unita  allo  stato  di  perdurante  inefficenza  dei servizi
ingenerano sfiducia generalizzata nella legge e nelle istituzioni  da
parte  dei cittadini e che determinano un elevato allarme sociale che
arreca pregiudizio allo stato della sicurezza pubblica;
  Ritenuto che, al fine di rimuovere la causa del grave  inquinamento
e  deterioramento  dell'amministrazione comunale, si rende necessario
far luogo allo scioglimento  degli  organi  ordinari  del  comune  di
Modugno  per  il  ripristino  dei  principi democratici e di liberta'
collettiva;
  Visto  l'art.  1  del  decreto-legge  31  maggio  1991,   n.   164,
convertito, con modificazioni, nella legge 22 luglio 1991, n. 221;
  Vista  la  proposta  del Ministro dell'interno, la cui relazione e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;
  Vista la deliberazione del Consiglio dei  Ministri  adottata  nella
riunione del 26 marzo 1993;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  Il consiglio comunale di Modugno (Bari) e' sciolto per la durata di
diciotto mesi.